L'adolescente
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Ugo Guidi - Gli ultimi anni

Le mostre e i concorsi si facevano nel frattempo sempre più frequenti. Ugo Guidi espose alle Quadriennali di Roma, luogo dove conobbe gran parte dei suoi amici, ma anche a Firenze, al Premio del Fiorino, alle Biennali di Carrara, dove la sua presenza fu costante a partire dal 1965, ai concorsi internazionali del Bronzetto di Padova e a numerosissimi altri concorsi. Riuscì a esporre qualche volta anche all'estero: fu infatti nel 1964 a Monaco di Baviera, nel 1969 partecipò alla Biennale Internazionale di Arte e Sport di Madrid e due anni più tardi alla Biennale di Sport nelle Belle Arti, a Barcellona.
Ugo Guidi, ultima intervista Il rapporto di Ugo Guidi con lo sport fu sempre molto intenso: Guidi amava lo sport, anche perché da ragazzo giocò a calcio nel ruolo di portiere, e cercò sempre di trasmettere la sua passione per le competizioni nelle sue opere. Tanto che ogni volta che si teneva una mostra dove lo sport fosse il tema portante, Ugo Guidi era sempre invitato a partecipare con le sue produzioni. Il suo rapporto con lo sport fu tale che nel 1969 gli fu commissionata un'opera monumentale da collocare davanti allo Stadio Comunale di Forte dei Marmi: nacque così "Il Portiere", opera che ancora oggi è possibile vedere all'ingresso della struttura. Nei primi anni Settanta inoltre conobbe Artemio Franchi, all'epoca presidente della FIGC. Franchi commissionò a Guidi un'opera da porre nel Centro Tecnico Federale di Coverciano, luogo dove si formano gli allenatori del campionato italiano, dove si incontrano i più importanti "mister" d'Italia e dove si allenano le nazionali di calcio. Guidi realizzò diversi bozzetti aventi per tema il calcio e Franchi ne scelse uno che lo scultore realizzò in scala monumentale: nacquero così nel 1974 i "Calciatori", una delle opere più rappresentative e famose dell'artista.
Intanto nel 1970 lo scultore fu nominato Accademico Corrispondente dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Nel 1976 cominciarono a manifestarsi i primi segni di un male incurabile che gli venne diagnosticato nel 1974. La sua produzione comincia quindi a farsi più cupa e drammatica, cominciano a farsi evidenti anche nell'arte le tracce di un male che lo accompagnerà durante i suoi ultimi giorni. Guidi abbandonò definitivamente la scultura nel 1976, realizzando un'opera, i "Vincitori", simbolo della sua ultima personale vittoria. Dopo i "Vincitori" lo scultore si dedicò soltanto al disegno e alla pittura a tempera, sempre connotata comunque da colori freddi, scuri e cupi. Queste sue ultime opere furono esposte nel 1977 alla Galleria "La Vecchia Farmacia", a Forte dei Marmi. La mostra aveva un titolo tragico e fortemente emblematico: "Il Grido". Pochi giorni dopo l'esposizione, il 10 luglio del 1977, Ugo Guidi morì nella sua casa di Vittoria Apuana.


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