Ugo Guidi, Il sacrificio di Isacco (1959)
pietra, h. 45,5x28x5 cm
Forte dei Marmi (LU), Museo Ugo Guidi
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Sacrificio di Isacco narra uno degli episodi più rappresentati nella storia dell'arte, tratto dalla Genesi: il patriarca Abramo è chiamato da Dio a testimoniare la sua fede sacrificando il figlio Isacco, salvo poi essere fermato da un angelo mandato dall'Onnipotente poco prima che il tutto avvenga.
È un'altra opera piuttosto toccante: Ugo Guidi coglie il momento in cui l'angelo arriva e blocca Abramo, mentre Isacco si trova ai piedi dei due, pronto per essere sacrificato e raffigurato con una smorfia di spavento e sofferenza. L'osservatore viene rapito dall'intenso sguardo tra Abramo e l'angelo, e l'angelo non è arcigno come altri angeli raffigurati in rappresentazioni analoghe (viene subito alla mente quello di Filippo Brunelleschi nella formella realizzata per il concorso del 1401): sa essere allo stesso tempo perentorio e dolce. Non gli serve bloccare con forza il braccio di Abramo come fa l'angelo di Brunelleschi, gli basta solo guardare negli occhi il patriarca per farlo desistere dai suoi intenti.