Ugo Guidi, Il ciclista (1976)
terracotta, h. 27x18x9 cm
Forte dei Marmi (LU), Museo Ugo Guidi
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Ciclista del 1976 è una delle ultimissime opere di Guidi, e anche una delle più note e interessanti. Si tratta di una terracotta, e rispetto alla realizzazione del 1959 ci sono molte differenze. Alcuni critici, tra cui Marzio Dall'Acqua, hanno notato che il
Ciclista del 1976 rappresenta una sorta di sperimentazione in chiave futurista. La scultura richiama infatti alcune realizzazioni di Boccioni, che hanno nella ricerca sul movimento la loro ragione d'essere.
Il movimento è in qualche modo presente anche in quest'opera di Ugo Guidi: le ruote della bicicletta (che questa volta è presente) e le gambe dell'atleta sono strutturate in modo da dare all'osservatore l'impressione che il ciclista stia pedalando velocemente. E ad accrescere ancora di più la sensazione è la posizione del ciclista, che non è a testa alta, ma ha lo sguardo rivolto verso il basso, la testa in avanti e la schiena molto inarcata. E questo della testa e della schiena è un particolare che si ricollega alla realizzazione del 1959: anche qua Guidi vuole sottolineare lo sforzo e la fatica dell'atleta, senza però delineare la sua espressione, puntando ancora una volta non sulla celebrazione del singolo ma sul valore assoluto del ciclismo e dello sport.