Ugo Guidi, San Giovannino (1937)
marmo, h. 140 cm
Carrara, Accademia di Belle Arti
Audio mp3! Fai clic per ascoltare la descrizione dell'opera in formato mp3Ci troviamo di fronte a una delle primissime opere di Ugo Guidi, scolpita nel 1937, quando l'artista aveva venticinque anni e aveva da poco completato gli studi all'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Con il
San Giovannino lo scultore partecipò al premio di scultura "Stéphane Dervillé", e riuscì a vincerlo. Si trattava di una gara a cadenza biennale fondata da Stéphane Dervillé, importante personaggio della Francia di inizio Novecento. Dervillé, oltre ad aver ricoperto diverse cariche nel suo paese, possedeva alcune cave di marmo a Carrara ed era appassionato d'arte: da qui l'idea di fondare un premio di scultura che portasse il suo nome e che fosse assegnato all'opera che riscuotesse i migliori pareri di una giuria selezionata.
Nell'anno in cui Guidi partecipò e vinse la giuria era composta da alcune importanti personalità tra cui il maestro di Guidi, Arturo Dazzi, due pittori, Gianni Vagnetti e Giulio Marchetti, e uno scultore, Carlo Rivalta. La vittoria di Guidi era un notevole segno di quanto l'ambiente accademico nutrisse fiducia nei confronti dell'uomo e della sua arte. Il
San Giovannino è infatti un'esaltazione dei canoni accademici: posa realistica, che ricorda quasi un
kouros greco più che un santo cristiano (mancano gli attributi classici del San Giovannino, la croce e la tunica di cammello), portamento sereno, proporzioni classiche. Si differenzia però dalle sculture antiche e da quelle del suo maestro, Dazzi, per il fatto che il
San Giovannino di Guidi non ha quel cipiglio fiero ed eroico che caratterizzava le creazioni del maestro, ma ha una mansueta espressione puerile, da bambino.