Ugo Guidi, Donna totem (1972)
china, 50,2x35,1 cm
Forte dei Marmi (LU), Museo Ugo Guidi
Audio mp3! Fai clic per ascoltare la descrizione dell'opera in formato mp3Si tratta del secondo dei tre disegni della serie cominciata nel 1971, e rappresenta il punto d'incontro tra l'estremo più vicino alla realtà e l'estremo più astratto. In
Donna totem del 1972 il grado di astrazione, di semplificazione della realtà cerca di assumere un ruolo di "mediatore" anche se la tendenza volge ormai verso la purezza formale.
In quest'opera il volto è ormai diventato un blocco compatto, squadrato, privo di quelle linee flessuose che caratterizzavano in precedenza il disegno di Ugo Guidi. Accenni di realtà rimangono due ciocche di capelli: una in alto a destra (pochi tratti di china paralleli), e un'altra sulla sinistra, un pochino più ondulata della precedente. L'occhio destro sparisce, il sinistro è chiuso ed è reso soltanto da un triangolino con gli angoli tondeggianti. Due tratti di china al centro della composizione ricordano la forma della bocca. Una sezione di circonferenza rappresenta il mento, mentre dall'angolo in basso a destra del "blocco" parte un braccio la cui mano poggia sotto il mento: questo è forse il dettaglio più realistico di tutta la scena.
Con il disegno del 1973 scompaiono quasi tutti i segni della realtà: permane soltanto l'occhio sinistro, il blocco diventa regolare, simmetrico e al centro di esso soltanto alcuni segni circolari.