Donna con cane
Ti trovi in: Eventi

Eventi

“OMAGGIO A UGO GUIDI” A MONTIGNOSO

Nello splendido scenario di villa Schiff-Giorgini per la prima volta 41 artisti rendono omaggio allo scultore Ugo Guidi, scomparso il 10 luglio 1977 a Vittoria Apuana.
La mostra dal titolo “Omaggio a Ugo Guidi”, a cura di Enrica Frediani, organizzata dal Comune di Montagnoso (Ms) in collaborazione con gli “Amici del Museo Ugo Guidi – Onlus”, il Museo Ugo Guidi e il patrocinio di Regione Toscana e Tra Art, sarà inaugurata sabato 2 agosto alle ore 18 e sarà visitabile fino al 31 agosto.
L’adesione all’iniziativa è stata totale a testimonianza dell’amore e della stima per il Maestro versiliese. Molti dei partecipanti sono ex allievi dell’insegnamento di scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, come Battista Antonioli, Pier Giorgio Balocchi, Ferdinando Coppola, Elisa Corsini, Francesco Cremoni, Flavio Del Pistoia, Marco Dolfi, Gian Paolo Giovanetti, Luciano Massari, Fabrizio Mismas, Yoshin Ogata, Roberto Rocchi, Stefano Paolicchi. Altri erano amici, a volte intimi, come Arturo Puliti che parla di Guidi con affetto fraterno, o Ernesto Altemura, suo compagno di corso all’Accademia di Belle Arti che rammenta ancora le ore trascorse insieme a disegnare. E poi Ernesto Treccani che abitava nel periodo estivo a Vittoria Apuana, a due passi dalla casa-atelier di Guidi, oggi Museo; Antonio Possenti altro grande amico, partecipa a questa rassegna con un quadro dedicato al mondo animale, da sempre fonte d’ispirazione per Guidi.
Antonio Barberi, Stefano Paolicchi, Arturo Puliti e Flavio Del Pistoia hanno condiviso con lui il lungo viaggio dell’arte ritrovandosi insieme a disegnare, o nella partecipazione a mostre ma, soprattutto, vi fu tra loro quella condivisione di pensieri e di ideali che portò ad una crescita collettiva univoca anche se nella personale espressione artistica prevalsero naturalmente scelte stilistiche individuali.
Vi è inoltre un gruppo di artisti che ha aderito all’iniziativa in quanto estimatori dell’arte di Guidi: gli scultori Miguel Ausili, Simonetta Baldini, Emiliano Barattini, Massimo Bertolini, Marta Cadonici, Valente Cancogni, Kim Hwal Kyong, Ussanee Kulpherk, Maki Nakamura, Achille Pardini e Francesco Siani; i pittori Graziano Guiso, Gian Luca Maggiani, Mario Madiai, Gian Luca Maggiani, Monica Michelotti, Francesco Montemurro, Massimo Pellegrinetti, Serena Pruno, Oronzo Ricci, Vittoria Romei, Julio Silva, Enzo Tinarelli e Carlo Volpi.
Per la peculiarità del tema proposto, la rassegna focalizza l’attenzione sull’espressione di un messaggio linguistico unificante che conduce all’obiettivo tematico pur rispettando le diverse individualità.
Tre diverse generazioni, per età ed espressione stilistica aprono un dialogo con l’arte di questo Maestro del Novecento italiano che, per la caratteristica del suo temperamento schivo e riservato, amò dedicarsi alla ricerca e alla sperimentazione. Sono indagini di studio che lo coinvolsero profondamente e che furono applicate soprattutto alla scultura, con un naturalismo portato all’estremo per il compito affidato agli agenti atmosferici d’intervenire sui lavori lasciati all’aperto. Guidi rivisita il classicismo compositivo delle statue equestri greche e romane con un elaborato che inizialmente riduce la scultura all’essenziale. In seguito sarà la forma ad emergere casualmente, dalla materia che la racchiude. Appaiono cenni di parti anatomiche umane o di animali, sul tufo, sul travertino, o altre pietre locali che affiorano dal blocco di pietra confondendosi con le sue stesse superfici e i suoi piani, dove il “cavare” produce l’effetto di “aggiungere” e l’immagine diventa suggestione del dato sensibile che appartiene ad ognuno di noi. Così il tema del “Cavallo e Cavaliere” affrontato più volte nel corso degli anni, si propone come una figura errante (inizialmente) o in divenire (nel periodo più maturo) come l’opera bronzea in mostra, nella ricerca della propria identità e affermazione.
Allo stile informale che caratterizza tutta la sua attività produttiva, sono affidate le varie tematiche intraprese. La creta rappresenta la possibilità di una libertà creativa, istintiva, cui sono rivolte prevalentemente le figure femminili rappresentanti di un’intima poetica del quotidiano. Alla figura muliebre è anche assegnato il compito di simboleggiare l’incanto della terra versiliese dove la natura unisce e sposa mare e monti in un’apoteosi di simbolica fertilità che trova la sua massima espressione linguistica in “La partoriente” (opera non esposta).
“Putto” (opera in mostra), realizzato in bronzo, conduce ad una rielaborazione del modulo arcaico portatore di reminiscenze gotiche per l’incisione e la cesellatura che animano la staticità della superficie bronzea. Le figure totemiche sono una tematica affrontata da Guidi a partire dagli anni sessanta e a lungo indagata sia sotto l’aspetto formale che materico. Nell’ultimo periodo l’immagine-simbolo diventa il blocco di marmo che, compatto si stacca dalla cava e racchiude, come una crisalide la vita.
Ciò che viene rappresentato a Villa Schiff-Giorgini è l’espressione di un sentimento che si manifesta attraverso la sensibilità, l’affetto, la stima che emerge dalle opere degli artisti nell’interpretazione dell’arte di questo “silenzioso scultore”. Sono tutte opere che si differenziano tra loro per poetica, scelta stilistica e materica ma dove è presente quel filo conduttore che conduce all’arte di Ugo Guidi.
L’arte di Guidi è un’arte che adotta un linguaggio sotteso, di natura concettuale, portatore di riferimenti profondi spesso estrapolati dalle motivazioni più intime che motivano il suo fare artistico. A volte essa è evidente, a volte impalpabile ed eterea e sicuramente mostra quella conoscenza acquisita consciamente o inconsciamente che fonda le sue radici in un’arte basata sulle emozioni, sul sentimento, sull’amore per la natura e sull’amore per la sua Versilia, il suo mare, il suo giardino,.. e sul trascorrere lento del tempo complice della sua creatività.
Ecco, la mostra “Omaggio a Ugo Guidi” è sostanzialmente tutto questo. La volontà di alcuni artisti che lo apprezzano e lo amano facendo rivivere la sua arte attraverso un’interpretazione in linea con la modernità di oggi. Questo omaggio sarà riproposto con cadenza biennale abbinandosi alle varie tematiche affrontate da Ugo Guidi.


Comune di Montignoso (Ms) – Villa Schiff-Giorgini
2 – 31 Agosto 2008




Un progetto di
Federico Giannini

Museo Ugo Guidi - Forte dei Marmi Museo Ugo Guidi
(Forte dei Marmi)

Associazione Amici
del Museo Ugo Guidi
Onlus

Informatica umanistica
Informatica
umanistica

Università di Pisa

Sito validato per XHTML 1.0

Sito validato per CSS

Realizzato da Federico Giannini come progetto di laurea - Corso di Laurea in Informatica Umanistica - Anno Accademico 2007/2008